Diario di una sconfortante desolazione “Forse non esistono nemmeno amici buoni o cattivi, forse ci sono solo amici, persone che prendono le tue parti quando stai male e che ti aiutano a non sentirti solo. Forse per un amico vale sempre la pena avere paura e sperare e vivere. Forse vale anche la pena persino … Continua a leggere L’aquilone nella nebbia
#ILumi
I sanpietrini ricoprono la strada, le luci gialle illuminano le pareti piene di graffiti. Poi una serie di bar, pizzerie, ristoranti, piccole botteghe, negozietti di cianfrusaglie usate.Le vie si incrociano concentriche, frenetiche, a formare un labirinto perfetto. È un posto denso, denso di agitazione, fumo e spiritualità. Ci si può perdere da fermi. Basta il … Continua a leggere #ILumi
#Dr.Ivanov
Doveva premere solo un tasto. Trent’anni di ricerche sarebbero sparite nel nulla.Con esse sarebbe svanita la soluzione all’enigma che aveva attanagliato l’uomo dall’alba dei tempi. Esitò. Si alzò dalla postazione informatica per mettersi a sedere sulla poltrona di tela, uguale a quella che aveva a casa, uguale a quella di tutti gli appartamenti dell’Unione. Immerso … Continua a leggere #Dr.Ivanov
#LaDipendenza (V)
"La prego, dottore" - dissi con disperazione - "mi spieghi come posso fare a oltrepassare questo stallo!" Lo psicoterapeuta mi scrutava cercando di elaborare la soluzione migliore a quella richiesta. Aveva studiato anni e anni e praticato la psicoanalisi come fosse la sua unica ragione di vita, e spesso gli sembrava di non comprendere ancora … Continua a leggere #LaDipendenza (V)
#LaDipendenza (IV)
La striscia di cocaina salì celere dal naso al cervello, e senza rendersene conto la mente fu perduta per sempre. I neuroni e le sinapsi vennero intaccati da quella sostanza tanto pericolosa da esser solitamente definita droga "pesante", di contro a droghe più leggere come la marijuana. La sensazione di piacere, dovuta all'esplosione estatica quasi … Continua a leggere #LaDipendenza (IV)
#LaDipendenza (III)
Iniziò a mordersi le unghie fino a rovinarsi le dita. Era un peccato, aveva delle belle mani - pensava - ma non riusciva a contenersi: si sentiva estremamente nervoso. Preferiva, in quei casi, non parlare con nessuno, per non risultare scontroso alle persone. In alcuni momenti della giornata, la mattina appena alzato, dopo i pasti … Continua a leggere #LaDipendenza (III)
#Respirapiano
Sta roba nun passa più , oddio, mi scoppia il cervello.ahhhh Oddio!Ma che c'hai messo?Che cazzo hai messo nel bicchiere?Oddio mi scoppia la testa, non mi sento il braccio.Grattami la schiena!! Mi prude la fronte d'iddio. ahhhhhhhh! Stai calmo. Sei su di giri. Rallenta, rallenta.Sei fuori fuoco. Non rompermi il cazzo. CAZZO mi hai dato!!! … Continua a leggere #Respirapiano
#Martellate
Non ce la faccio più! La dovete smettere di parlarmi alle spalle… . Non capite, non capite la mia fragilità, la mia voglia di essere, il mio senso di rivalsa verso il mondo. Non capite che ogni momento in più in questo ambiente corrisponde ad una martellata. Vi odio! Sento caldo e questo oscillare di … Continua a leggere #Martellate
#Quellansietta
Avete presente quell'ansietta che prende lo stomaco quando tutto va liscio, perché sai che manca qualcosa? Per me quella cosa è la scrittura, perché è terapeutica, perché schiarisce le idee dandoti dei super poteri. Certo non sono Umberto Eco, ma ne sento la necessità. L'impegno che ci siamo presi inizialmente con Microtales, presupponeva il "controllo … Continua a leggere #Quellansietta
#LaDipendenza (II)
Venni in quel vicolo oscuro, un posto nascosto nel cuore di una notte torbida come l'anima che sentivo di portare dentro. Inoltrandomi, percepivo la paura ascendere lentamente facendo trasalire, una ad una, tutte le membra. Incominciai a sudare, il cuore a palpitare veloce, mani e gambe a tremare. Lì m'attendeva, come al solito, un uomo: … Continua a leggere #LaDipendenza (II)
#LaDipendenza
"Non lasciarmi! Io ti prego, ti scongiuro: non mi abbandonare come un cane su di una strada. Possibile che tu non senta più nulla? che abbia dimenticato tutto? O credi forse di poter trovare di meglio? che staresti bene da sola o con un altro? Non mi lasciare, io ti amo, ho bisogno di te; … Continua a leggere #LaDipendenza
#AunannodalRogito
Come va a casa? La solita. Vabbè che vordì, va bene, va male? Dicce. La solita, vordì né bene né male. Ancora c’hai difficoltà? No, anzi, me piace stammene pei cazzi mia, la solitudine, cucinà er cazzo che me pare e magnà in mutande sur divano. Embè che voi de più? Niente, vorrei solo capì … Continua a leggere #AunannodalRogito
#SuperSantos
Mi trovo al campetto, zona Bufalotta. I miei amici hanno comprato il Super Santos dal bangladino e stanno organizzando le squadre. E’ una giornata solare, ma il mio umore è nero, più della pece. Mi rode il culo, vorrei sparire, starmene solo con la mia tristezza. Formazioni fatte. Io mi tiro fuori però, decido di … Continua a leggere #SuperSantos
#Eva
10 Settembre 2314 Eva aprì gli occhi deliziata da quel raggio di luce caldo che le illuminava il volto. Si stiracchiò e sbadigliò come al suo solito. Subito dopo sentì Oliver al suo fianco: — "Buongiorno Eva!" — "Giorno Oli… È pronta la colazione?" — "Certo. Sempre puntuale alla stessa ora come programmato" —"Come farei … Continua a leggere #Eva
#Battiti
Il cuore batte forte, mi sdraio a guardare il soffitto. Penso, provo a non farlo, ma penso. A cosa penso non lo so. Anzi forse sì. Penso a cose mai esistite, a un’idea, una speranza. Devo tornare nella realtà, non ci riesco. Il cuore va ancora più forte. Me lo sento in gola. Cerco di … Continua a leggere #Battiti
#MadreTeresa
Uno ce po’ crede o meno, ma er malocchio esiste. Semo tutti cattivi e vendicativi, è la natura umana, ‘nce sta gnente da fa. C’aveva ragione Machiavelli a dì che er fine giustifica i mezzi. Sì, er fine giustifica i mezzi pe fasse li cazzi nostra e se quarcheduno se prova a intromette nei cazzi … Continua a leggere #MadreTeresa
#IlNomeDelTempo
Riempio i polmoni per fermare la stanza. Sorrido. Mi gira la testa. Ho bevuto troppo stasera. Ogni mattina metto il cappello. Compro il giornale e bevo il caffè. Dieci minuti a piedi da casa al negozio. Alzo la saracinesca ed entro. Studio le persone, i modi di fare, le intenzioni, poi approfondisco le sfumature, fantasticando … Continua a leggere #IlNomeDelTempo
#ErSorBetto
Questo è il caso di Elisabbetto, gelatiere geloso. Conosciuto anche come er sor Betto. Sposato con l'aspirante pornostar Asia Sicosì. Dice che lei lo tradiva con Degàs, un pittore petomane. E allora dice che er sor Betto, completamente impazzito, la uccise e la mantecò. L'ispettore S.Putacaso bussa alla gelateria. -Toc Toc, sono l'ispettore S.Putacaso. -Ah … Continua a leggere #ErSorBetto
#Quattrocentoduegiorni
Non è stata una canzone. Una di quelle che ci mandavamo per sbrigarci, che incaricavamo di rappresentarci vicendevolmente la reciproca mancanza. Non è stato andare a sbattere per caso contro l’amico comune che ci aveva presentati e che a letto ci divertivamo a imitare; non avrebbe mai saputo che era grazie a lui se … Continua a leggere #Quattrocentoduegiorni
#ilbatterista
Locale elegante, jazz band americana. Il più giovane è il batterista, seduto dietro il suo strumento, dietro agli altri, quasi nascosto dai fisici ingombranti di sax e tromba: pantaloni sollevati sulle caviglie, camicia bianca, giacca blu. Non ha il carisma del cantante, crooner cinquantenne, né il fascino profondo e misterioso del pianista biondo e dannato. … Continua a leggere #ilbatterista
#Luciano
Ammira la sua BMW coupé. Ogni due settimane spolvera il cruscotto in radica, pulisce il lunotto, tira a lucido il volante, elimina gli aloni nell’abitacolo, sostituisce l’Arbre Magiqueverde: gli ricorda l’eucalipto dei suffumigi e i deodoranti usati nei gabinetti degli autogrill. Quell’effluvio lo mette subito di buonumore, miracoloso come il profumo di fiori di Padre Pio. … Continua a leggere #Luciano
#Orior
Tom aprì lentamente gli occhi. La vista era annebbiata e i suoni ovattati. Davanti a lui, due persone vestite di bianco e con una mascherina. “Benvenuto Tom, sei su Orior, la prima colonia terrestre. Se ti senti confuso e hai giramenti di testa non ti preoccupare, tra poco passa. D’altronde sei stato ibernato per 120 … Continua a leggere #Orior
#parola
Generalmente non voglio pensare agli esseri amati. Sanguisughe del mio sentire. Di ogni emozione, del tempo da trascorrere soprattutto. Fantasmi di gas che intossicano il cervello, padri e madri delle mie e loro assenze, esseri scontati a cui rivolgersi per la lista della spesa. Soprattutto a te, che un giorno mi hai parlato la lingua … Continua a leggere #parola
#IlBarbone
Comunque, il nuovo padrone di Monia non fu tale per molto tempo. La prima cosa che fece, infatti, quando scoprì che nei pantaloni del suicida vi era del denaro, fu di recarsi in un negozio di alcolici a comprarne un po' di scorta, per riscaldarsi le viscere dal clima poco tenero della notte parigina, per … Continua a leggere #IlBarbone