Ti rimbocco le coperte, sei già addormentata. Sembri ancora più indifesa con gli occhi chiusi e i capelli sparsi sul cuscino.
Ripenso alla giornata appena trascorsa. A quando abbiamo camminato mano nella mano lungo il vialetto della scuola, tu con quella borsa troppo grande e troppo pesante, con dentro i libri e le penne colorate che piacciono tanto anche a me. La tua coda di cavallo, le tue scarpe da ginnastica viola, la felpa lunga e i leggings. Cose da bambina.
Ripenso alla merenda, a quando ti sei sporcata di gelato al cioccolato la maglietta nuova, e io ti ho guardata con aria severa, ma non ho detto niente. Sembravi così felice con quel cono “panna sopra e panna sotto“.
Ripenso a quando giochiamo insieme, alle tue dita sporche di pennarello o impiastricciate di pongo, o alle vocine buffe che fai fare alle bambole.
Ripenso a quando ti racconto storie strambe, fiabe inventate da me, e tu mi ascolti con espressione attenta.
Ripenso a quando sei imbronciata o triste, e mi basta abbracciarti per farti sentire meglio.
Ripenso a quando ti vedo in lacrime. Anche grazie a te ho imparato che non bisogna vergognarsi di piangere.
Siamo così diverse, eppure così simili.
Sembri così fragile, eppure sei così forte.
Ti do un bacio sulla fronte e spengo la luce.
Buonanotte, mamma.