Questo è il caso di Elisabbetto, gelatiere geloso. Conosciuto anche come er sor Betto. Sposato con l’aspirante pornostar Asia Sicosì.
Dice che lei lo tradiva con Degàs, un pittore petomane. E allora dice che er sor Betto, completamente impazzito, la uccise e la mantecò.
L’ispettore S.Putacaso bussa alla gelateria.
-Toc Toc, sono l’ispettore S.Putacaso.
-Ah sì? E quella S per cosa sta?
-Esse.
-Sì…
-Esse Putacaso, è il mio nome.
-Quindi E, puntato, Putacaso.
-No, Esse, senza puntato.
-Cosa vuole?
-Un gelato.
Mangia il gelato. Tre ore per mangiare sto gelato. Osserva il sospettato e lecca. Passano vari clienti, acquistano i loro gelati, chi con panna, chi senza, chi doppia. Il pistacchio va alla grande.
-Il pistacchio va alla grande, dice S.
-Sempre.
-Lei lo fa naturale?
-Sempre.
-Con i pistacchi vuole dire?
-E con che sennò?
-Be’, allora dev’essere caro, comparato con… la crema, per dire.
-Infatti in genere se ne mette di meno.
-In genere, dice? Lei ne sta mettendo molto, come mai? C’è l’offerta? Me ne faccia provare un altro po’.
Splat, fa la spatola sul cono.
Slurp, fa S.
-E quindi questo sarebbe il sapore di sua moglie, dice S. leccandosi i baffi.
-Esatto, è la sua ricetta.
-Ah, è la sua ricetta? E lei dov’è, ora? Posso complimentarmi con sua moglie?
-E non c’è.
-E dov’è?
-È scomparsa, purtroppo. Sparita. Sciolta.
-Lei vuole dire che è in questo gelato.
-Beh, metaforicamente si può dire, essendo sua la ricetta, è come se fosse nel gelato, sì. Io lo assaggio e mi ricordo di lei, è come se fosse qui.
-Non è come se fosse, è, nel gelato, in questo pistacchio, slurp.
-D’accordo, Esse, confesso, il croccante che sente non sono pistacchi, ma unghie e capelli.
-Lei ha il sangue gelato.
-Ecco qui, splat.
-Buono anche questo, e di chi è?
-Di Degas, il pittore petomane.
-Lei è in arresto. Avevo capito tutto sin dall’inizio.